Parmigiano Reggiano: migliora l'efficienza del nostro sistema immunitario. Nel 2023 superati i 3 mld di euro al consumo



Il Parmigiano Reggiano  è un alimento italiano, molto apprezzato e consumato in Italia e all'estero. Aiuta, infatti, a migliorare anche l'efficienza del nostro sistema immunitario. È ricco di vitamina B, di ferro e di zinco, tutti elementi essenziali che partecipano alla produzione di anticorpi e linfociti.  

 Nel 2023 si sono uperati i 3 mld di euro al consumo per il Parmigiano Reggiano, con una crescita delle vendite totali che è arrivata a toccare l’8,4% (Italia +8,4, estero +5,7). La produzione poi resta stabile con 4 milioni di forme e il  prezzo medio all’ingrosso ha registrato un lieve calo del -5% rispetto all'anno 2022, ma in decisa ripresa nel 2024.

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha presentato i dati economici del 2023. Per la DOP, è stato un anno di grandi sfide: caseifici e operatori hanno collocato sul mercato la produzione più alta, quella del 2021 (4,1 mil di forme), in un contesto di incertezze macroeconomiche causate dai conflitti internazionali e al trend inflattivo che ha ridotto il potere d’acquisto.

Nonostante le premesse, però, il 2023 è stato un anno molto positivo. Nel complesso, il giro d’affari al consumo ha toccato il massimo storico con i suoi 3,05 miliardi di euro contro i 2,9 miliardi del 2022, con un aumento del +5%. Risultati positivi per le vendite totali a volume (+8,4%), sostenute da un andamento positivo dell’export (+5,7%), e, soprattutto, delle vendite in Italia (+10,9%): un exploit sorretto in modo particolare dalla convenienza relativa del Parmigiano Reggiano nei canali retail e ingrosso, dovuta a un calo delle quotazioni del prodotto stagionato e al contemporaneo aumento dei prezzi dei prodotti alternativi.

Questa tendenza ha coinvolto anche il mercato del “fresco”: per il Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore la media annuale delle quotazioni all’origine, è pari a 10,12 €/kg, nel 2023 con un lieve calo del 5% rispetto alla media del 2022 (10,65 €/kg).

La produzione è stata stabile rispetto al 2022: 4,014 milioni di forme vs 4,002 milioni nel 2022 (+0,3%). Tra le provincie della zona di origine, prima per la produzione è la città di Parma (1.350.415 forme vs 1.357.224, -0,50%), seguita da qulla di Reggio Emilia (1.217.380 forme vs 1.245.159, -2,23%), e poi Modena (860.971 forme vs 849.145, +1,39), Mantova (476.361 forme vs 455.439, +4,59) e Bologna (109.173 forme vs 95.303, +14,55%). Tale stabilizzazione costituisce un punto di forza per guidare il comparto verso condizioni di equilibrio negli anni di commercializzazione 2024 e 2025.

ph credit amaperbene.it

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