La vitamina A, o retinolo, è presente soprattutto negli alimenti di origine animale. La si trova, nel fegato, nel latte e nei suoi derivati (burro e formaggio) e nelle uova. E in molti alimenti di origine vegetale sono contenuti invece i carotenoidi, precursori della vitamina A: frutta e verdura di colore rosso, giallo e arancione (albicocche, carote, anguria, frutti di bosco, pomodori).
Ma vediamo nello specifico a cosa serve.
Una carenza di vitamina A provoca difetti della vista e può portare, acnhe alla cecità. In particolare una carenza di vitamina A può creare difficoltà nel processo di crescita e sviluppo dell’organismo umano e anche un’eccessiva di sensibilità alle infezioni. Può inoltre comportare, in caso di donne in stato di gravidanza, a malformazioni al feto.
In più, invece, al contrario, un quantitativo troppo elevato, accumulato nel fegato può portare a problemi di ipervitaminosi che possono provocare danni permanenti a fegato e a milza.
La quantità ideale giornaliera di assunzione di vitamina A, o retinolo, è di circa 0,6-0,7 mg, che possono aumentare fino a 0,95 mg durante l’allattamento materno.
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