Agroalimentare: Made in Italy e i riconoscimenti Dop, Igp, Stg

 


L’Italia è uno dei Paesi con la più alta densità di eccellenze di enogastronomia al mondo, imponendo il proprio “Made in Italy”. Da Nord a Sud, Isole comprese, non c’è regione che non si distingua per la propria identità culinaria e per il proprio patrimonio alimentare.  Dall’olio al formaggio, passando anche per la frutta e la verdura, nonché pasta e sughi. E vino a volontà. 

Sono oltre cinquemila i prodotti agro-alimentari tradizionali censiti dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. I giacimenti agro-alimentari costituiscono un caposaldo dell’economia domestica e sono uno dei tesori di inestimabile valore su cui l’Italia e il Mezzogiorno possono contare e far crescere la propria economia anche occupazionale.

I prodotti agro-alimentare tipici sono protagonisti indiscussi della dieta mediterranea, apprezzata in tutto il mondo e fra i capisaldi nel paniere dell’economia nazionale

Giuseppe De Rita, sociologo e presidente del Censis dichiara che “L’immagine dell’Italia, soprattutto dei suoi prodotti agroalimentari, possiede un’aura che va al di là della realtà delle cose. Un’idea fatta di desideri e sogni, non solo d’informazioni concrete e circostanziate”. In base ai dati dei conti economici nazionali aggiornati a settembre 2023 dall’Istat, la ricchezza prodotta dal settore agro-alimentare si attesta in valore assoluto a 65,953 miliardi di euro e rappresenta il 3,8% del totale dell’economia nazionale. E il Rapporto Federalimentare – Censis, presentato a maggio scorso, ci ricorda che l’industria alimentare mette in campo 60mila imprese, che impiegano 464mila addetti e generano 50 miliardi di export in valore. Nelle graduatorie dei settori manifatturieri italiani è al primo posto per fatturato, al secondo posto per numero di imprese, per addetti e anche per l’export in valore.

Il settore Made in Italy di enogastronomia di qualità si colloca al primo posto tra i Paesi dell’Unione Europea per numero di riconoscimenti conferiti dall’UE

In particolare, il settore agroalimentare del cibo annovera 315 riconoscimenti tra Denominazione di origine protetta (173), Indicazione geografica protetta (139) e Specialità tradizionale garantita (3). Nel 2023 il primato si è arricchito di altre quattro denominazioni, con l’ingresso nel mercato nazionale di un Stg (Vincisgrassi alla maceratese) e di tre prodotti Igp nel settore degli ortofrutticoli e cereali (la Lenticchia di Onano, il Finocchio di Isola Capo Rizzuto e la Castagna di Roccamonfina).


ph crediti Giovanna Manna (Cucinarecondividendo e Fantasiaecucina)  

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